La sfida principale, ovviamente, rimane quella della “non privatizzazione” del servizio idrico.
Noi ci batteremo, nella nostra attuale realtà comunale, in quanto soci partecipanti al capitale sia di T.E.A. che di S.I.E.M., perché vengano salvaguardati questi due principi:
- Che la maggioranza societaria delle società che erogano servizi ai Cittadini resti pubblica, con un’affermazione di principio che tale maggioranza pubblica non potrà essere messa, in ogni caso, in discussione da eventuali successive ricapitalizzazioni da parte di soggetti privati, ed individuando a tal fine strumenti idonei di effettivo controllo da parte del consiglio comunale quale rappresentante dell’intera comunità;
- Che la scelta dei partner gestionali, pubblici o privati, avvenga in ogni caso con una procedura di evidenza pubblica.