Riteniamo che siano da assumere decisi segni di innovazione nel settore della politica culturale rispetto alla gestione delle ultime legislature.
Proponiamo, pertanto:
- Il potenziamento del sistema bibliotecario centrale, situato presso la nuova sede municipale. Oggi, infatti, la biblioteca è aperta in orari (nove ore settimanali e il servizio informa-giovani per sei ore settimanali) e giorni che non ne consentono la piena fruizione. E’ necessario che la popolazione, dai giovani agli anziani, possa essere agevolata nella fruizione della conoscenza, che è una delle prime finalità della cittadinanza. Riteniamo che ci si debba avvalere di personale composto da giovani residenti sul territorio, previo un periodo formativo attraverso la formula dello stage retribuito, in gestione dei servizi bibliotecari in collaborazione con l’università, centro studi specializzati od Archivio di Stato. Una volta formato personale qualificato e capace di spendere le proprie conoscenze all’interno del servizio, si creerà un albo di professionisti della materia. Restano validi i progetti di servizio civile nazionale.
- La valorizzazione delle biblioteche scolastiche delle singole frazioni e, compatibilmente con le risorse erogate, se ne istituiranno di nuove.
- Il miglioramento della qualità tecnologica della strumentazione multimediale: computer e periferiche vanno accompagnate a una connessione internet veloce e gratuita per la cittadinanza ad es. istituendo ampie zone di internet gratuito con tecnologia Wi.Fi (vedi quanto fatto nel centro della città di Mantova).
- La creazione di uno spazio museale permanente che abbia come tema centrale la storia e l’evoluzione del rapporto tra popolazione e territorio dalle sue origini ai giorni nostri. I segni e la memoria di queste dinamiche storiche necessitano di essere raccolte, documentate e fruibili. La forma privilegiata è quella del museo della città e non solo del Risorgimento e costituirà la base di partenza per i progetti di didattica museale in ambito storico, geografico, letterario e della cittadinanza. Il personale verrà formato attraverso stage retribuiti creando, così, posti di lavoro e conoscenze certificate da utilizzare nel mondo del lavoro. Si entrerà, pertanto, nel circuito dei musei mantovani attivando il flusso della ricettività turistica, consentendo di usufruire dei finanziamenti regionali ed europei rivolti al settore .
- L’istituzione di una sezione del museo contadino, interno al museo della Città,che raccolga gli elementi un tempo conservati presso la frazione di Grazie. Vi sarà anche una sezione dedicata al dialetto locale in ottemperanza alla legge 482 del ‘99 in materia di tutela del patrimonio linguistico.
Riguardo le politiche giovanili è necessario strutturare le scelte :
- Le associazioni giovanili del territorio dovranno continuare ad esistere potenziando il loro operato. Non si chiederà più ai giovani una totale attività volontaria ma andranno individuate specifiche tipologie di lavoro all’interno di quelle previste nel comparto della pubblica amministrazione. Per avere un controllo sulla effettiva qualità del lavoro svolto che oggigiorno è carente.
- Alle Associazioni di aggregazione verrà identificata una sede specifica che risponderà di attività programmate e permanenti negli ambiti dell’educazione (vedi attività doposcuola), dell’arte (es. laboratori di disegno) della cultura fotografica e cinematografica (es. premi e concorsi). Le associazioni (debitamente iscritte all’albo provinciale delle associazioni) così operanti in modo permanente e controllabile, saranno un soggetto agente nel rapporto tra cultura e cittadinanza.
Gli spazi per attuare questi progetti potrebbero essere individuati nel centro sociale di Via Europa in località Eremo.