venerdì 26 marzo 2010

Giovedi 25 Marzo 2010 Montanara

Un numeroso e preparato pubblico di cittadini ha partecipato all'assemblea della lista che candida Carlo Grassi sindaco per Curtatone. Sono stati condivisi i temi proposti : no all'autostrada, creazione del parco del paleoalveo del mincio, fine della sudditanza dell'amministrazione nei confronti dei costruttori, creazione di un fondo di solidarietá, istutuzione di un museo permanente e un laboratorio espositivo, attuazione di percorsi didattici territoriali e turistici, affermazione della questione morale.

giovedì 25 marzo 2010

Il lavoro al centro- Levata Curtatone Sala Civica venerdi 26 marzo 2010 ore 18

Chiusura della Campagna elettorale della lista Sinistra Unita per Curtatone, Carlo Grassi Sindaco, Ambiente Diritti Solidarietà : Una Nuova Qualità della Vita. Interverrano Carlo Grassi, Nello Caruso (RSU UIL Biztiles Mantova) Stanislao Lanzarulo (RSU CISL Mantova) Giuseppe Acunzio (RdB Trasporti Mantova Massimo Mergoni ( segretario provinciale pdci Mntova) Armando Zenorini (Rete 28 aprile CGIL Regione Veneto) Vincenzo Moriello (Rete 28 aprile CGIL Regione Lombardia)

domenica 14 marzo 2010

sabato 13 marzo 2010

Incontro a Levata

Si é svolta a Levata la presentazione della lista Sinistra Unita Per Curtatone di fronte a numerose persone appartenenti al comitato di quartiere, istituzione sempre attenta ai comportamenti degli amministratori.La lista sembra infatti l'unica ad ammettere la necessitá condivisa dalla cittadinanza di eseguire una moratoria al piano di costruzione Edera, imposto dagli amministratori in accordo con il costruttore edile, sembra piu' per difendere posti di potere e interessi economici piuttosto che per migliorare la qualita' di vita della cittadinanza. Altri temi affermati e condivisi sono stati quelli della istituzione del p.l.i.s. del paleoalveo del Mincio, delle piste ciclabili verso Mantova e della istituzione di un fondo di solidarieta' per cittadini e lavoratori.

BADOLATO INGANNEVOLE


La cena fra pochi intimi, ovvero il deja-vu delle antiche modalità di far campagna aelettorale fra Badolato e il consigliere regionale Pdl Lucchini è eloquente.Questo candidato non ha infatti alcun riferimento credibile con la sinistra e i suoi elettori che tenta deliberatamente di trarre in inganno con alcune candidature che non riescono a snaturare una fusione di interessi e relazioni a potentati locali, in diretto collegamento con l'attuale giunta e alcuni suoi asessori, a questo punto nemmeno dissociati dalla loro stessa appartenenza poichè quella di Badolato non è che una lista che si rifà al centrodestra con qualche innesto ingannevole. L'unica soluzione perchè Curtatone volti pagina, non sia più  depredata dal cemento e dalla urbanizzazione selvaggia,rinnovi  la propria vocazione territoriale e socio-economica positiva e di coesione sociale resta quella di sostenere la lista Sinistra Unita per Curtatone: persone che rappresentano in tutte le frazioni il mondo del lavoro, della cultura e dell'ambientalismo, del volontariato e della abnegazione verso interessi ed ideali talmente dimenticati in questi anni, sia dalla destra che dalle ceneri del Pd

martedì 9 marzo 2010

Premessa

PREMESSA

Penso che sia ora di progettare uno sviluppo diverso più attento al territorio e alla gente, con una particolare attenzione alle fasce che ben poca ne hanno ricevuta fino ad ora dalle istituzioni. Il divario di benessere tra la nostra popolazione si è approfondito a causa della crisi economica. A risentirne, in primis, è tutto il sistema produttivo, l’occupazione, le lavoratrici ed i lavoratori, le famiglie in special modo quelle mono-reddito. Crisi che anche i più ottimisti prevedono sarà lunga e devastante. Vorrei che alla base del nostro Comune, del nostro stare insieme come comunità, ci fosse quella identità accomunante che riprenda l’obiettivo dell’INTESA Provinciale, la coesione e la protezione sociale.Anche da noi a Curtatone la crisi sta colpendo duro: 320 disoccupati, senza contare i cassintegrati e i lavoratori in mobilità.

Vorrei che provassimo a mettere in pratica il dettato dell’art.3 della Costituzione Italiana:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”.

Anche per questo il motto della nostra lista contiene le tre parole chiave:

“Ambiente, Solidarietà, Diritti” .

AMBIENTE

Deciso rifiuto dell'ipotesi di attraversamento dell’autostrada MN-CR che taglierebbe il nostro Comune in due parti e devasterebbe in modo irreversibile il territorio comunale.

Proposta del tracciato "alto" della pista ciclabile Grazie-Mantova, che sposa la tesi dagli ambientalisti locali, in contrapposizione alla “scellerata proposta” del vice presidente della Provincia di un tracciato che si snoda in riva al Lago Superiore, in piena area del Parco del Mincio, che la Giunta di Curtatone, dopo un'iniziale contrarietà, ha approvato in toto.

Stop all'urbanizzazione selvaggia, ripristino della vocazione agricola e naturalistica del territorio, riqualificazione della viabilità interna.

Costituzione del PLIS (Parco Locale d'Interesse Sovracomunale) per la valorizzazione del Paleoalveo del Mincio, corridoio ecologico di valenza ambientale intercomunale, che mette in relazione il sistema Mincio-Po-Oglio, zona di interesse strategico per la sicurezza idraulica di Curtatone e di Mantova.

SOLIDARIETA’

Creazione di un Fondo di solidarietà per i lavoratori colpiti dalla crisi e per le famiglie un Fondo incrementato anche attraverso la riduzione dei costi della politica ai minimi di legge.

Attenzione alle fasce deboli attraverso la creazione di “officine comunali”:

- Attivazione di progetti sociali e di formazione per soggetti a rischio marginalità e fragilità sociale;

- Progetti a favore dell’interazione tra le culture;

- Progetti in sintonia con il territorio e la sua difesa ambientale che conducano alla auto-imprenditoria;

- Proposta di una piscina pubblica;

- Svecchiamento e proposta di forme culturali innovative, attente alle problematiche giovanili;

- Potenziamento del piano di diritto allo studio e collegamento col distretto del piano di zona.

Riteniamo che siano da assumere decisi segni di innovazione nel settore della politica culturale rispetto alla gestione delle ultime legislature.

Proponiamo, inoltre:

- Il potenziamento del sistema bibliotecario centrale;

- La creazione di uno spazio museale permanente con una sezione del museo contadino.

DIRITTO AL LAVORO

Creazione di posti di lavoro attraverso le logiche dell’INTESA PROVINCIALE, che prevede la definizione di percorsi formativi indirizzati a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, utilizzando le varie risorse disponibili, reperibili presso le diverse istituzioni.

Il Comune s’impegna ad istituire un tavolo di coordinamento degli Operatori Accreditati alla formazione e al lavoro, col Centro per l’impiego, con gli Istituti di credito, con le rappresentanze aziendali e sindacali per sostenere i lavoratori e le famiglie in difficoltà.

QUESTIONE MORALE

La questione morale va affermata come priorità politica e come scelta etica, e perciò la Lista propone di ridurre lo stipendio al Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori e ai Consiglieri.

PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE ED AMBIENTALE

Il primo punto è ovviamente quello della sostenibilità ambientale, intesa in tutte le declinazioni.

Il secondo punto, di importanza fondamentale per il futuro del nostro territorio, è quello della programmazione urbanistica: abbandonare la cosiddetta “urbanistica contrattata“ fatta propria anche da molte amministrazioni di centro sinistra e praticata nella nostra realtà comunale.

Occorre ritornare all’”urbanistica programmata” dove l’Ente locale svolge il suo ruolo di programmatore e di portatore degli interessi dell’intera comunità.

Contro la definitiva ed irreversibile privatizzazione del patrimonio pubblico, del territorio e dell’ambiente, riteniamo si debba perseguire l’obiettivo del “consumo zero di nuovo territorio“, iniziando da un drastico contenimento delle nuove volumetrie, puntando sulla riqualificazione e il recupero di ciò che già esiste. Significa combattere contro la logica corrente del “governo del fare”, contrastando le pianificazioni urbanistiche in cui prevalgono gli interessi speculativi dei privati rispetto al bene comune.

E’ in questo contesto che deve essere programmata una nuova stagione del diritto alla casa.

Il rilancio dell’ E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica) potrà avvenire:

- Mettendo a disposizione aree di proprietà comunale;

- Prevedendo aree P.E.E.P. (Piano di Edilizia Economica Popolare) con lo strumento del P.G.T. (Piano di Governo del Territorio);

- Attraverso nuovi interventi di natura fiscale come l’abbattimento dei costi di costruzione ed oneri di urbanizzazione.

Il reperimento delle risorse necessarie per la realizzazione dei P.E.E.P. e più in generale di E.R.P. verrà effettuato secondo le attuali leggi regolanti la materia ed attingendo ai finanziamenti stanziati ad hoc da Stato e Regione.

Noi assumiamo l’impegno, entro la fine del mandato, di portare a compimento la creazione del Parco del Paleoalveo del Mincio, che attraversa il nostro territorio comunale, prevedendone l’inserimento all’interno del P.G.T., attingendo sia a fondi europei che regionali, oltre che a risorse comunali, con l’obiettivo della salvaguardia e la fruibilità di una parte di territorio comunale di pregio naturale .

Siamo contrari, da sempre, al progetto dell’Autostrada Regionale Cremona-Mantova in quanto la consideriamo un’opera inutile in base ai flussi di traffico sia attuali che futuri.

Il corridoio autostradale che taglierebbe in due il territorio e le numerose opere complementari richieste sono incompatibili, a nostro giudizio, con il sistema agricolo e paesaggistico dell’intera area interessata all’interno del nostro comune e porterà ad uno sfregio alla attuale unicità del territorio comunale.

Siamo pure contrari alla pista ciclabile Grazie-Mantova nel tracciato che si snoda in riva al Lago Superiore, in piena area del Parco del Mincio.

Riteniamo che la soluzione di tracciato “alto” a fianco della statale 10 (Cremonese) sia la soluzione meno impattante dal punto di vista ambientale e meno problematica dal punto di vista tecnico-economico e, pertanto, l’unica fattibile.

Il territorio va poi difeso con una costante opera di manutenzione capace di conservare efficienti i sistemi di difesa idraulica, coordinando le competenze e le conoscenze sulla gestione delle opere di bonifica , in stretta collaborazione con i Consorzi di bonifica.

Per quanto riguarda il sistema di raccolta rifiuti, entro il 2012 raggiungerà la considerevole massa di 93.000 quintali/anno, e, constatato che l’attuale sistema di raccolta con cassonetti stradali, appaltato a Tea/Mantova Ambiente, ha dimostrato in molti anni di non arrivare molto al di là del 50% nella raccolta differenziata, riteniamo debba essere avviato il sistema domiciliare di raccolta . Stante la conformazione del Comune è possibile concordare con Tea/Mantova Ambiente, per le utenze isolate, grandi contenitori che possano essere svuotati in tempi più dilazionati.

E’ evidente che una più spinta raccolta differenziata comporterà, nel tempo, un evidente risparmio economico per l’intera cittadinanza.

Riteniamo che il Comune debba operare per favorire il Risparmio energetico nell’ambito comunale approntando una normativa da includere all’interno del Regolamento Edilizio agevolando e favorendo il risparmio energetico con la riduzione degli oneri di urbanizzazione.

Il Comune sosterrà le energie rinnovabili ed appronterà un piano pluriennale d’interventi da effettuarsi sui propri edifici per favorire il risparmio energetico e l’autoproduzione di energia elettrica e termica.

Il Comune, sempre nell’ottica di favorire il risparmio di energia, appronterà un piano economico pluriennale che preveda la sostituzione dei punti luce dell’illuminazione pubblica esistente (3500 circa) con illuminazione a LED.

Riteniamo che l’Amministrazione comunale debba aderire al Coordinamento Provinciale Antinucleare e sottoponga al Consiglio comunale la proposta di dichiarare la città di Curtatone “ Comune denuclearizzato “.

AGRICOLTURA, ARTIGIANATO, COMMERCIO, PICCOLA IMPRESA, TURISMO

L’Ente dovrà favorire la tutela delle tipicità agricole locali, incoraggiando lo sviluppo della filiera corta per salvaguardare la qualità delle produzioni.

Siamo contrari agli Organismi Geneticamente Modificati.

Il Comune si adopererà per favorire la nascita di Gruppi di Acquisto Solidale e Popolare (GAS e GAP) locali e collaborerà con le associazioni che promuovono il mercato equo e solidale.

L’artigianato, la piccola e media impresa industriale e le piccole attività commerciali devono essere integrate in un concetto di valorizzazione del patrimonio territoriale.

Una politica comunale che favorisca l’insediamento delle predette imprese può essere quella di programmare le cosiddette aree P.I.P. ( Piano per Insediamenti Produttivi) in accordo con i comuni contermini.

In assenza di politiche e strumenti validi, le piccole attività commerciali sono messe a dura prova con la tendenza ad una lenta ma progressiva chiusura o riduzione.

Riteniamo che debba essere assunta una moratoria con il blocco di ulteriori autorizzazioni all’insediamento di strutture della grande distribuzione nell’ambito del territorio comunale.

Inoltre, per garantire la salvaguardia e la presenza delle piccole attività commerciali si propongono le seguenti iniziative:

- Incentivi fiscali e tariffari per l’apertura di nuovi esercizi di piccola distribuzione, soprattutto se specializzata, con una possibile loro distribuzione in tutte le frazioni;

- Formulare nel nuovo strumento urbanistico, il P.G.T. in itinere, un nuovo Piano delle attività commerciali, con l’individuazione di specifiche norme per la salvaguardia della piccola distribuzione, bloccando i grandi insediamenti;

- Sostegno alle iniziative del commercio equo e solidale gestito da organismi o soggetti senza fine di lucro, riconosciuti formalmente;

- Individuazione di spazi attrezzati per il commercio ambulante e la realizzazione di mercatini autogestiti da parte delle associazioni e dai Gruppi di Acquisto Popolare locali, oltre alla vendita diretta da parte dei contadini dei propri prodotti agricoli;

- Monitoraggio permanente per frenare il “fenomeno del caro-prezzi“ con interventi sanzionatori nel caso di abusi che vengono segnalati ed in seguito accertati.

Il nostro Comune non può essere soggetto passivo e quindi deve spronare ed affiancare le imprese turistiche site nel comune per il miglioramento dei servizi e per lo sviluppo di marchi e certificazioni di qualità, tenuto conto che una parte del territorio (il borgo di Grazie e le rive del Lago Superiore) è attrattiva naturale per il turismo.

Si deve uscire dall’attuale periodicità delle manifestazioni (l’antica fiera delle Grazie a Ferragosto) con un’azione programmata e sinergica, ampliando il “ risveglio “ delle altre realtà frazionali (dunque non solo “Fiera dei Stradei”) per ridestare quella cultura popolare/religiosa/contadina, propria della nostra terra.

L’Ente valuterà la creazione di un Ufficio Turistico che svolgerà un’attività di coordinazione e di promozione del territorio dotandosi di personale qualificato.

Riteniamo che debba essere costituita una Consulta economica, con la presenza di tutte le rappresentanze economico/sociali del territorio, con la finalità di portare le istanze del mondo produttivo e lavorativo al diretto confronto con l’Amministrazione comunale .

DIRITTI DI CITTADINANZA , WELFARE E INCLUSIONE SOCIALE

Bisogna ristabilire il primato dell'offerta pubblica di prestazioni e servizi, incentivando il terzo settore e la cooperazione sociale ad esprimere tutte le loro potenzialità di integrazione del sistema pubblico.

La proposta che noi riteniamo praticabile è quella di attuare un'idea alternativa di welfare, che definiamo “pubblico e sociale”.

L'inchiesta sociale dei bisogni del territorio, la mappatura partecipata delle questioni principali su cui intervenire, deve essere alla base delle politiche sociali. Occorre sviluppare e sperimentare forme partecipate di analisi dei bisogni in maniera continuativa e non episodica.

Intendere i piani di zona come l'insieme dei progetti di vita delle donne e degli uomini che vivono sul territorio, partendo dall’accoglienza e dalla assistenza per prevenire i comportamenti a rischio. Ripensare i servizi sociali come luoghi di costruzione di nuova cittadinanza a partire dai soggetti più fragili.

La partecipazione dei cittadini al costo delle prestazioni dei servizi sociali deve avvenire sulla base di criteri certi ed ispirati a principi di equità:

- Progressività e gradualità della partecipazione alla spesa, prevedendo un'ampia gamma di fasce di reddito e individuando soglie di esenzione che tutelino i redditi bassi e da lavoro dipendente;

- Per le persone non autosufficienti va assicurata l'applicazione delle leggi che vietano la rivalsa del Comune sui parenti della persona assistita. Deve essere costituito un fondo comunale a cui attingere per far fronte al pagamento delle rette. Il Comune deve rivalersi invece nei confronti della Regione perché integri con proprie risorse i fondi per la non autosufficienza elargiti dal Servizio Sanitario Nazionale;

- Semplificazione delle procedure per la richiesta delle esenzioni e delle agevolazioni;

- Attenzione posta all’inserimento lavorativo dei disabili, con la piena applicazione della legge 68/99, e alla loro integrazione scolastica al fine di garantire percorsi di inclusione sociale ed una vita indipendente e dignitosa.

Siamo per l’estensione dei diritti di cui godono le coppie unite in matrimonio alle coppie di fatto, prescindendo dall’orientamento sessuale di queste ultime.

La nuova amministrazione sancirà questa estensione con un atto comunale.

Ben consapevoli che viviamo in una società multiculturale e multietnica, il Comune dovrà favorire:

- La parità di trattamento fra i cittadini in tema di lavoro, sanità, scuola e diritto all’abitare;

- I momenti di festa e di condivisione delle varie comunità presenti sul territorio, oltre alla costituzione di un tavolo permanente che favorisca il dialogo e la conoscenza;

- L’istituzione di un servizio Immigrati con l’inserimento di una figura di mediatore socio culturale e la promozione di corsi di alfabetizzazione e di doposcuola scolastico.

Tutti i cicli scolastici devono offrire la possibilità di compensare le carenze linguistiche intervenendo anche in questo caso con figure professionali preparate.

Il Comune assumerà un forte impegno nella lotta allo sfruttamento del lavoro nero che, spesso, riguarda i cittadini immigrati.

Il Comune si impegna affinchè sia esteso il diritto di voto ai cittadini immigrati e per un più facile rilascio della cittadinanza italiana. Una indicazione in tal senso sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale, dopo il suo insediamento.

IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE

Vanno stanziate adeguate risorse per l’edilizia scolastica. L’Amministrazione provvederà a finanziare quei lavori necessari per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici comunali definendo un crono-programma da attuarsi nel mandato amministrativo.

Verrà “ rivisitato“ l’intero progetto relativo alla costruzione del nuovo plesso scolastico di Levata, ed inoltre:

- L’Ente garantisce la gratuità dei libri di testo nella fascia dell’obbligo scolastico e favorirà il comodato d’uso negli altri casi;

- L’Ente potenzierà i propri servizi a sostegno di una reale integrazione dei soggetti con disabilità per permettere la normale frequenza scolastica all’interno delle proprie strutture comunali;

- L’Ente sperimenterà l’iniziativa di favorire una qualificata offerta di istruzione/educazione per gli adulti, con corsi attuali e aderenti anche al mutato tessuto sociale;

- L’Ente istituirà, in accordo con l’Istituto Comprensivo scolastico, un servizio di doposcuola permanente che interessi gli studenti di tutti i gradi, condotto da tutor specializzati;

- L’Ente creerà, annualmente, una borsa di studio per i propri studenti che al termine del corso di laurea nelle università italiane o straniere producano una tesi inerente al patrimonio della città di Curtatone.

POLITICA CULTURALE

Riteniamo che siano da assumere decisi segni di innovazione nel settore della politica culturale rispetto alla gestione delle ultime legislature.

Proponiamo, pertanto:

- Il potenziamento del sistema bibliotecario centrale, situato presso la nuova sede municipale. Oggi, infatti, la biblioteca è aperta in orari (nove ore settimanali e il servizio informa-giovani per sei ore settimanali) e giorni che non ne consentono la piena fruizione. E’ necessario che la popolazione, dai giovani agli anziani, possa essere agevolata nella fruizione della conoscenza, che è una delle prime finalità della cittadinanza. Riteniamo che ci si debba avvalere di personale composto da giovani residenti sul territorio, previo un periodo formativo attraverso la formula dello stage retribuito, in gestione dei servizi bibliotecari in collaborazione con l’università, centro studi specializzati od Archivio di Stato. Una volta formato personale qualificato e capace di spendere le proprie conoscenze all’interno del servizio, si creerà un albo di professionisti della materia. Restano validi i progetti di servizio civile nazionale.

- La valorizzazione delle biblioteche scolastiche delle singole frazioni e, compatibilmente con le risorse erogate, se ne istituiranno di nuove.

- Il miglioramento della qualità tecnologica della strumentazione multimediale: computer e periferiche vanno accompagnate a una connessione internet veloce e gratuita per la cittadinanza ad es. istituendo ampie zone di internet gratuito con tecnologia Wi.Fi (vedi quanto fatto nel centro della città di Mantova).

- La creazione di uno spazio museale permanente che abbia come tema centrale la storia e l’evoluzione del rapporto tra popolazione e territorio dalle sue origini ai giorni nostri. I segni e la memoria di queste dinamiche storiche necessitano di essere raccolte, documentate e fruibili. La forma privilegiata è quella del museo della città e non solo del Risorgimento e costituirà la base di partenza per i progetti di didattica museale in ambito storico, geografico, letterario e della cittadinanza. Il personale verrà formato attraverso stage retribuiti creando, così, posti di lavoro e conoscenze certificate da utilizzare nel mondo del lavoro. Si entrerà, pertanto, nel circuito dei musei mantovani attivando il flusso della ricettività turistica, consentendo di usufruire dei finanziamenti regionali ed europei rivolti al settore .

- L’istituzione di una sezione del museo contadino, interno al museo della Città,che raccolga gli elementi un tempo conservati presso la frazione di Grazie. Vi sarà anche una sezione dedicata al dialetto locale in ottemperanza alla legge 482 del ‘99 in materia di tutela del patrimonio linguistico.

Riguardo le politiche giovanili è necessario strutturare le scelte :

- Le associazioni giovanili del territorio dovranno continuare ad esistere potenziando il loro operato. Non si chiederà più ai giovani una totale attività volontaria ma andranno individuate specifiche tipologie di lavoro all’interno di quelle previste nel comparto della pubblica amministrazione. Per avere un controllo sulla effettiva qualità del lavoro svolto che oggigiorno è carente.

- Alle Associazioni di aggregazione verrà identificata una sede specifica che risponderà di attività programmate e permanenti negli ambiti dell’educazione (vedi attività doposcuola), dell’arte (es. laboratori di disegno) della cultura fotografica e cinematografica (es. premi e concorsi). Le associazioni (debitamente iscritte all’albo provinciale delle associazioni) così operanti in modo permanente e controllabile, saranno un soggetto agente nel rapporto tra cultura e cittadinanza.

Gli spazi per attuare questi progetti potrebbero essere individuati nel centro sociale di Via Europa in località Eremo.

QUESTIONE MORALE

Non basta chiedere amministratori pubblici con le “mani pulite”. Occorre mettere in campo regole trasparenti di gestione (regolamenti comunali) che rendono impossibile, o quanto meno molto difficile, per gli amministratori praticare comportamenti moralmente riprovevoli.

Per questo la questione morale va affermata come priorità politica e come scelta etica, e perciò la lista propone di ridurre lo stipendio al sindaco, al vicesindaco, agli assessori e ai consiglieri.

DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE

Intendiamo introdurre nella nostra realtà comunale il Bilancio partecipativo.

Questo strumento permette alla Cittadinanza di incidere, in misura variabile, sul Bilancio comunale. La partecipazione del Cittadino avviene tramite l’istituzione di momenti assembleari (tematici o territoriali) durante i quali si effettua il confronto e lo scambio tra tutti gli attori presenti, cittadini e amministratori, in merito a questioni di carattere pubblico.

Riteniamo che il ns. Comune debba aderire ai principi di “Agenda 21”, un programma dedicato allo sviluppo sostenibile che consiste in una pianificazione completa delle azioni da intraprendere a livello locale nelle questioni in cui la presenza umana ha impatti sull'ambiente. La Cittadinanza ha la facoltà di inoltrare all’amministrazione proposte, suggerimenti, idee e segnalazioni relative a problematiche vissute sul territorio, le quali vengono recepite dall’Ente, elaborate, come proposte d’intervento e valutate. Sarà poi il Cittadino a decidere quali di queste merita il massimo grado di priorità attraverso una consultazione.

Nel nostro Comune l’associazionismo ed il volontariato, da sempre, svolgono un ruolo indispensabile per la crescita dell’intera comunità. Queste esperienze devono essere sostenute e valorizzate. Dovrà essere costituita una Consulta Generale del volontariato e delle associazioni, i cui Rappresentanti saranno portatori delle specifiche istanze nei confronti dell’Amministrazione comunale.

Introdurremo nello Statuto comunale, oltre al Referendum abrogativo, anche l’istituto del Referendum propositivo.

Vogliamo valorizzare le differenze culturali promovendo e facilitando momenti di festa e condivisione, creando una Consulta comunale che favorisca l’intreccio di culture diverse ed il dialogo tra le differenti comunità che abitano il nostro comune.

BENI PUBBLICI E LOTTA ALLE PRIVATIZZAZIONI

La sfida principale, ovviamente, rimane quella della “non privatizzazione” del servizio idrico.

Noi ci batteremo, nella nostra attuale realtà comunale, in quanto soci partecipanti al capitale sia di T.E.A. che di S.I.E.M., perché vengano salvaguardati questi due principi:

- Che la maggioranza societaria delle società che erogano servizi ai Cittadini resti pubblica, con un’affermazione di principio che tale maggioranza pubblica non potrà essere messa, in ogni caso, in discussione da eventuali successive ricapitalizzazioni da parte di soggetti privati, ed individuando a tal fine strumenti idonei di effettivo controllo da parte del consiglio comunale quale rappresentante dell’intera comunità;

- Che la scelta dei partner gestionali, pubblici o privati, avvenga in ogni caso con una procedura di evidenza pubblica.

lunedì 8 marzo 2010

Carlo Grassi


Ha 62 anni, vive a Buscoldo, è sposato e padre di quattro figli. Ha insegnato lettere alla scuola di Buscoldo portando sempre avanti progetti rivolti ai giovani sulla conoscenza storico-geografica del territorio. Attualmente è assessore provinciale alla formazione e al lavoro

sabato 6 marzo 2010

Marco Casali


Marco Casali ha 42 anni, felicemente sposato,è padre di 2 bambini. Ha un impiego come lavoratore dipendente e ha maturato una significativa esperienza sindacale.




Caterina di Francesco

 
Caterina Di Francesco è casalinga; dal 2003 al 2005 è stata rappresentante locale di Greenpeace. Va nelle scuole dal 2004 a parlare di raccolta differenziata,inquinamento, effetto serra ed energia nucleare. Dal 2005 è socia e membro del direttivo del Comitato Difesa AmbienteSalute (Codiamsa) di Mantova, ha seguito la questione turbogas Enipowered Ecogen. Dal 2007 segue la gestione dei rifiuti e l'incenerimento del CDR della SIEM presso la SAMA di Sustinente. Dal 2008 fa parte del movimento mantovano Si alle rinnovabili No al nucleare.

Diego Saccani


classe '81, nato a Mantova vive a Curtatone in zona Villaggio Eremo. Laureato in Lettere moderne presso l'Università di Bologna con una tesi in Sociolinguistica, lavora per una società di gestione e controllo dei servizi museali. Svolge anche attività di insegnante di materie letterarie, ha avuto esperienza di insegnamento nella scuola sia pubblica che privata anche in provincia di Mantova, dedicandosi inoltre all'insegnamento dell'italiano come lingua seconda

Greta Valente

Classe '81,vive a Buscoldo, laureata come educatore professionale, dal 2004 lavora come educatrice con bambini nel servizio di dopo scuola, lavora anche come impiegata in una società che si occupa di spazi pubblicitari.

Antonio Lucadello

Marianna Novellini


ha conseguito la laurea in Lingue all'università di Veronanel 2003, quindi ha vissuto per alcuni anni in Germania. Abita a Montanara da 3 anni circa; è sposata e ha una bimba piccola

venerdì 5 marzo 2010

Greta Brusini

Ha conseguito la Maturità classica nell'88,nella sua carriera ha avuto esperienza di gestione di attività commerciali nell'ambito della ristorazione e da alcuni anni è impiegata

giovedì 4 marzo 2010

Gaetano Feliciello


Ha 54 anni, napoletano immigrato, e per questo solidale con tutti gli immigrati, con la famiglia dal profondo sud all’età di 6 anni. Ha conseguito il diploma di perito elettronico nel lontano 1975 e dal 1981 è impiegato come tecnico informatico presso la tipografia che stampa uno dei giornali quotidiani mantovani. E' felicemente sposato e ho una meravigliosa figlia di 15 anni, dal 1996 abito a Eremo e dal 2004 è iscritto al partito della Rifondazione Comunista.







mercoledì 3 marzo 2010

Vittoria Gortan

Vittoria Gortan è dipendente dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova ed è segretaria del Circolo di Mantova della Associazione di amizia Italia - Cuba

Fausto Fraccalini

Fausto Fraccalini è operaio pastaio presso la Cooperativa Iris di Piadena. E' stato assessore all'ambiente del comune di Curtatone per un anno dal 1990 al 1991. Dal 2003 al 2005 rappresentante locale di Greenpeace.
Dal 2005 socio del Comitato Difesa Ambiente Salute (Codiamsa) di Mantova e abbiamo seguito la questione turbogas Enipower ed Ecogen. Dal 2007 segue la gestione dei rifiuti e l'incenerimento del CDR
della SIEM presso la SAMA di Sustinente. Ha preparato per il Codiamsa le Osservazioni al Piano provinciale di gestione dei rifiuti, sottoscritte da altre 12 associazioni ambientaliste della provincia. Dal 2008 fa parte del Movimento mantovano Si alle rinnovabili No al nucleare.